Pseudonimo di
Louis-Marie Julien Viaud. Scrittore francese. Si
imbarcò per la prima volta a diciassette anni e passò la sua vita
sulle navi, partecipando a numerose spedizioni in Oceania, Giappone, Senegal,
Cina, ecc. Nei suoi numerosi romanzi di viaggi e di avventure descrisse con
commosso lirismo i paesaggi orientali ed esotici. Divenuto capitano di vascello
nel 1906, partecipò alla prima guerra mondiale. Nella sua vasta
produzione narrativa,
L. unì all'esotismo di derivazione romantica
una delicata psicologia, sicché l'amore per le terre lontane si stempera
nel rimpianto per le civiltà e per i modi di vita che vanno lentamente
scomparendo in seguito alla penetrazione occidentale. Conquistò
però il grande pubblico, ottenendo un vastissimo successo, grazie al
contenuto avventuroso e romantico, talvolta anche erotico, dei suoi coloriti
racconti di Paesi lontani: ricorderemo, fra i tanti,
Aziyadé, Le
mariage de Loti (Il matrimonio di Loti),
Madame Chrysanthéme,
Fantôme d'Orient (Fantasma d'Oriente),
Les desenchantés
(I disincantati),
Pêcheur d'Islande (Pescatore d'Islanda), che
è forse il suo capolavoro,
Au Maroc (Nel Marocco),
Le
desert (Il deserto). Durante la prima guerra mondiale,
L. scrisse
anche alcuni violenti
pamphlet anti-tedeschi; fu accademico dal 1891
(Rochefort 1850 - Hendaye, Bassi Pirenei 1923).